La quarantena Covid: malattia o no?

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La quarantena Covid: malattia o no?

Dal 1° gennaio 2022 come cambiano le regole INPS per le quarantene (preventive e non) da Covid.

Dall’inizio del nuovo anno molti si chiedono se la quarantena obbligatoria per positività a Covid 19 – specie in un momento di grande diffusione del virus – sia ancora da considerarsi malattia o meno.

Ecco qui le novità più importanti (al 4 gennaio 2022)

STOP ALLA QUARANTENA COME MALATTIA

  • Al momento – salvo nuove indicazioni – il governo NON ha prorogato la norma che equiparava la quarantena obbligatoria con la malattia lasciando così nell’incertezza milioni di lavoratori.
  • I lavoratori bloccati in casa dalla quarantena che non possono svolgere l’attività lavorativa in smart working dunque non rientrano quindi più nella mutua INPS.
  • Il decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146 aveva modificato la disciplina delle tutele previste, durante l’emergenza Covid, per i lavoratori in quarantena e per i “fragili”.

La norma stabiliva che l’equiparazione a malattia del periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva dai lavoratori del settore privato era riconosciuta solo fino al 31 dicembre 2021.

Nonostante lo stato di emergenza sia stato prorogato fino al 31 marzo 2022, a meno che vengano stanziate alte risorse – non vengono più concessi giorni di malattia per la quarantena a partire dal 1° gennaio 2022.

NATURALMENTE SE SI È MALATI COVID VERRÀ COMUNQUE RICONOSCIUTA LA MALATTIA INPS COME MALATTIA, MA SOLO IN QUESTO CASO.

I CASI DELLA QUARANTENA

Dal 31 dicembre 2021 si deve stare in quarantena se:

  • se asintomatici: quarantena di 10 giorni a partire dal tampone positivo, e dopo 10 giorni tampone, anche rapido. Se negativo, termina la quarantena
  • se sintomatici: quarantena di 10 giorni dalla comparsa dei primi sintomi, e tampone 3 giorni dopo la scomparsa dei sintomi. Anche in questo caso vale il tampone rapido in farmacia o nei centri privati
  • se è stata già somministrata la terza dose booster o è stato completato il ciclo vaccinale con 2 dosi da meno di 4 mesi, la quarantena è ridotta da 10 a 7 giorni, purché si sia sempre stati asintomatici, o si risulti asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di questo periodo, si sia fatto un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Quarantena se contatti stretti di un positivo

In quarantena si finisce anche in alcuni casi in cui si sia a contatto stretto di un positivo, cioè ad alto rischio:

  • se vaccinati con 2 dosi da più di 4 mesi e asintomatici: 5 giorni di quarantena, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo
  • se non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (es. che abbiano ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni: quarantena di 10 giorni dall’ultimo contatto con la persone positiva, con tampone finale negativo.

Chi non deve fare la quarantena

Non deve più fare la quarantena invece chi ha completato il ciclo vaccinale primario o la terza dose di richiamo o è guarito dal Covid da meno di 4 mesi (120 giorni).

Per queste persone si applica solo l’auto sorveglianza, che consiste nell’obbligo di indossare mascherine respiratorie di tipo FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al contatto con il positivo.

Il periodo di auto sorveglianza termina al giorno 5.

E’ prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare nel caso della comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al 5° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi.

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